Trekking e non solo a Ustica: primo giorno, l’arrivo e la prima escursione.

Ustica, cuore di PAN…DA ! Prima Parte.

testo di Giorgio De Simone, foto ©WWF Sicilia Nord Occidentale

Ustica è Ustica, non c’è nulla da fare… appena sbarchi una fiamma nel cuore di tutti i “Pandini” si accende e si spegne solo quando riprendi l’aliscafo di ritorno, e sempre con un magone infinito di lasciare tanta bellezza e natura lì, ma con tanta altrettanta speranza che la ritroverai sempre così riservando sempre le medesime emozioni ! 

Già l’arrivo al porto con l’aliscafo ti dà il primo carico di adrenalina… certo il viaggio in nave è tutt’altra cosa, puoi stare fuori a goderti una delle traversate più belle del Mediterraneo dal Golfo di Palermo a Ustica, un tratto di mare unico, appena finisci di scorgere la costa dei golfi di Palermo e Castellammare ecco che appare questa tartaruga distesa sull’acqua con la testolina fuori orientata a oriente ! Sembra una scultura, una visione… ma la visione diventa sempre più chiara e poi quando è lì vedi questa perla scura incastonata tra due gradienti intensi, uno cobalto in mare e l’azzurro intenso in cielo… e scontornata del bianco degli spruzzi delle onde che si infrangono nelle pareti rocciose a strapiombo… non puoi più dimenticarlo e da questo momento sei posseduto da una sensazione di intensa gioia. Le altre isole sono pure belle, tutte le nostre isole lo sono… ma non me ne vogliate… Ustica non è più bella delle altre… è semplicemente unica !

Fatta questa premessa “di cuore” bisogna che adesso vi racconti come è andata.

La preparazione di un viaggio, soprattutto sociale, rivolto ai membri di una associazione ambientalista come la nostra, non è né facile e neppure scontato, e quindi va programmato con largo anticipo. La gestione logistica, la formazione del gruppo, dei referenti, i tempi, le attività, i contatti sul territorio, le eventuali variazione dell’ultimo momento, le mille problematiche che escono fuori quotidianamente devono essere affrontate con celerità e senza intaccare il gruppo. Questo vale per ogni uscita, ma per una tre giorni di trekking vanno studiate tante varianti. E quindi, alcune volte, si parte con un programma di massima e si finisce nel farlo magari al contrario, e nel nostro caso, addirittura, con più attività di quelle previste. 

Venerdì 9 giugno 2023

Si parte con una nota stonata da Palermo il 9 giugno scorso, la società Liberty Lines non ci avvisa che invece di partire dal molo Sammuzzo l’aliscafo parte da altro molo… che scopriamo solo quando arriva una navetta che ci porta sul posto, alcuni soci invece sono costretti a tornare indietro perché già arrivati al molo previsto facendosi già qualche chilometro di banchine sotto il sole cocente… si parte ma con oltre venti minuti di ritardo… alle 7:25 !

L’arrivo a Ustica è sempre esaltante, si arriva in banchina e si attende l’amico albergatore che ti agevola il trasferimento in struttura portando i bagagli… nel nostro caso il mitico Fabio Ailara che ha agevolato la nostra logistica sull’Isola, poi il saluto con l’amico di sempre Peppe Zancla ci conforta che siamo sempre i benvenuti qui dove il WWF si è battuto sia per la creazione della Riserva marina che per la Riserva terrestre.

La salita al paesino è una tradizione di cui non ci si può esimere, la scalinata irta ma ombrosa, e l’arrivo proprio davanti la sede della AMP è come “inaugurare” la propria presenza sul territorio, si ha il tempo di scambiare i saluti con gli usticesi di passaggio che vedendo le nostre magliette col Panda ci salutano con affetto. Manchiamo dal settembre 2019, poi il COVID ci ha impedito di tornare, adesso siamo tornati ! 

Primo appuntamento è presso in centro visite della sede dell’Area Marina Protetta Isola di Ustica, che ringraziamo per l’accoglienza, per un saluto alle autorità cittadine e alla Guardia Costiera. Qui, in presenza di Peppino Zancla e del personale della Guardia Costiera, presentiamo il nuovo protocollo proprio firmato qualche giorno prima tra il WWF e le Capitanerie di Porto d’Italia.

Si prosegue con una breve storia del WWF a Ustica fin da quando l’attuale presidente onorario di WWF Italia, Fulco Pratesi nel 1985 venne a Ustica a “tracciare” la linea della nuova Riserva, la prima d’Italia, creata l’anno dopo.

Fulco ci ha fatto pervenire una pagina del suo prezioso taccuino datata 14 e 15 febbraio 1985 in ricordo di quel sopralluogo che presentiamo insieme a foto d’archivio WWF Sicilia che ricordano quei sopralluoghi dove si definì la prima traccia della Riserva marina.

Quindi si è proseguita la presentazione con la descrizione del programma della tre giorni e poi il socio Felice Pavone, esperto Sub, ci spiega la bellezza dei fondali di Ustica e come prepararci allo snorkeling del giorno seguente. 

Per sopraggiunte problematiche l’incontro previsto con il Prof. Franco Foresta Martin su geologia e vulcanologia a Ustica non si è potuto effettuare e quindi facciamo un cambio di programma partendo per dove dovevamo arrivare… primo “piano B” ma perfettamente riuscito. 

Si parte quindi… con la 3 gg di Trekking a Ustica.

 

Ancora le condizioni meteo non si sono stabilizzate e le piogge dei giorni scorsi hanno portato ad una instabilità climatica ancora presente sull’area ma destinata al bello.

Il primo sentiero che affrontiamo è quello di Tramontana, chiamato sentiero archeologico che dal paese scende e passa per Cala del Camposanto, quindi ai Faraglioni.

 

Ma prima facciamo una deviazione per l’azienda agricola di Margherita Longo, Hibiscus, per visitare sia la tenuta ma anche il piccolo ma interessante museo della civiltà contadina, allestito in collaborazione con il Centro Studi e Documentazione Isola di Ustica.

Margherita ci ha accolto con grande affetto e per questo abbiamo deciso di farci  una bella foto ricordo di questo bel momento sociale. 

 

Ripreso il cammino, arrivati all’ingresso della zona archeologica troviamo un pericoloso cancello in ferro arrugginito chiuso che blocca l’accesso, ma, dai bassi muretti adiacenti, è di facile l’attraversamento. E’ strano che tutte le mappe, le indicazioni e le tracce danno questo sentiero aperto e così è, forse qualcuno ha perso le chiavi per aprirlo… vogliamo pensare questo ! Anche perché dal lato opposto è tutto aperto e fruibile.

Il villaggio preistorico alla Colombaia è bellissimo ma versa in stato di semi abbandono, è un peccato che beni culturali così preziosi e unici vengano abbandonati al solito destino di degrado e disattenzione collettiva. Qui i cittadini di Ustica dovrebbero sollevarsi perché oltre che un bene “turistico” è soprattutto un angolo della loro storia, un pezzo di cultura che deve essere tenuto vivo e fruibile come vedremo domenica anche nella zone archeologiche dell’Omo Morto e della Falconiera.

Speriamo in futuro si possano preservare meglio. 

 

Superato il villaggio preistorico ci incamminiamo per il sentiero del gorgo salato, superando anche il capo che porta il suo nome, punta più a nord dell’isola. Il gorgo è un gioiello di biodiversità, sia per l’avifauna presente con tante specie sia per le rilevanze di flora vascolare, lo asserviamo che ancora è presente lo stagno temporaneo, con abbondante presenze di girini, e insetti acquatici, oltre alla vegetazione unica di questi luoghi umidi vicini al mare.

Oltre al Lentisco, massicciamente presente, si nota una distesa spettacolare di Aglio selvatico che ci accompagna lungo tutto il sentiero prospiciente il costone roccioso che strapiomba sulla costa sottostante dove la fanno da padroni famigliole di Gabbiano reale in fase di nidificazione, proseguiamo in salita i gradoni fino al passo della Madonna, dove una pioggerellina rinfrescante ci costringe a fermarci nella bella cappella per consumare il nostro pranzo al sacco. 

Finito il pasto e la pioggerellina ci incamminiamo per il sentiero del boschetto verso il paese, fermandoci ad ammirare le rilevanze geologiche durante il percorso che hanno il suo massimo nelle Piroclastiti di Ustica, una parete di roccia vulcanica a strati che sembra la parete di una fetta di torta setteveli al cioccolato… qui fatta di ceneri laviche multicolore e multistrato… di una spettacolarità emozionante.

Continuiamo il percorso tra il rimboschimento forestale a pineta e tratti di leccete e sparute roverelle che ombreggiamo il cammino per arrivare al paese, stanchi ma carichi di adrenalinica bellezza… per affrontare la prima serata usticese.

Percorso del venerdì, traccia gialla. 8 km e 400 m circa dislivello. Altezza massima 169 m slm

Sono le 17 e alcuni di noi partecipano ad un evento a Cala Santa Maria di pulizia della caletta dalla plastica, organizzato dalla AMP Isola di Ustica e con la presenza del Direttore della stessa, Davide Bruno, del Sindaco di Ustica e di altre associazioni.

 


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